Si parla tantissimo in questi ultimi tempi della possibilità di prevedere sistematicamente dei corsi di scacchi nei programmi scolastici per migliorare soprattutto le capacità di 'problem solving'.
La Regione Sardegna stanzia contributi per le scuole
Nel 2008 la Giunta della
Regione Sardegna, presieduta da Renato Soru, ha deliberato misure rivolte alla
lotta alla dispersione scolastica e al miglioramento delle capacità degli
studenti di supporto secondo i protocolli OCSE-PISA (potete
leggere un resoconto e consultare delibera e documenti sul sito della
regione Sardegna).
Grazie anche a questi finanziamenti ho potuto materialmente realizzare la mia
innovativa
metodologia “ideografica” per far meglio comprendere gli scacchi ai bambini
delle scuole primarie. I risultati che ho ottenuto sono stati giudicati
eccezionali da tutti gli addetti ai lavori: insegnanti, genitori, istruttori,
dirigenti scolastici e non ultima la Commissione didattica e scuola della FSI
che mi ha invitato a presentare il mio metodo al recente convegno internazionale
di Torino.
Per questo mi piace parlare di questa splendida esperienza nelle scuole della provincia di Sassari e dei risultati apprezzabili che sta producendo, con la soddisfazione che anche la nuova Giunta Regionale presieduta da Ugo Cappellacci ha deciso di riconfermare la legge anche per i prossimi anni.
Grazie ai contributi della Regione nasce la scacchiera ideografica
Iniziamo questo resoconto
dalla Direzione didattica dell’ottavo circolo “Galileo Galilei” di Sassari, dove
sei anni fa ho iniziato la mia avventura “professionale” di Istruttore di
scacchi nelle scuole: erano previsti due laboratori per complessivi 24 bambini
ma hanno aderito oltre 60 bambini (che io non ho voluto affatto deludere
sdoppiando di fatto un laboratorio di un plesso in due giornate). Ogni
laboratorio prevedeva 30 ore totali di corso con incontri extra-curricolari di 2
ore ciascuno a cadenza settimanale.
La misura regionale prevedeva, oltre ad un’ottima remunerazione per gli esperti
esterni (tanto che noi ci organizzavamo in coppie di istruttori) e per il
personale scolastico coinvolto, anche un budget per acquisto di materiale che
poteva arrivare sino a 1000 euro. Questo ci ha consentito di sviluppare a
Sassari il primo prototipo di scacchiera ideografica, con la possibilità di
interagire con pennarelli cancellabili direttamente sulla scacchiera murale,
arricchita di circa un centinaio di immagini magnetiche: orme
di piedi, fuochi, bombe, fulmini, carote, muri, dischi solari, smile…
La scacchiera ideografica, con i simboli del Re nero e delle case su cui può muovere.
Col pennarello è stato tracciato un quadrato ideale che delimita le mosse del Re (alcune sono fuori della scacchiera).
Inoltre è stato possibile stampare le carte scacchistiche di nostra invenzione, accolte con grande entusiasmo dei bambini che spesso hanno coinvolto nelle loro case anche i propri genitori.
Quest’anno, a coronamento di quel laboratorio, una squadra dell’ottavo circolo di Sassari ha vinto i campionati regionali scolastici ed ha potuto partecipare alla finale nazionale svoltasi a maggio a Terrasini (PA). Al termine di questo percorso molti dei bambini coinvolti hanno voluto proseguire la loro conoscenza degli scacchi presso il nostro Centro di avviamento allo sport ospitato presso il Centro per le politiche giovanili del Comune di Sassari.
Scacchiera ideografica: il matto con Donna e Torre
Carte scacchistiche e dispense per tutti
Sempre nel 2008 ho partecipato come supervisore ad un altro progetto presso il secondo circolo didattico “San Giuseppe” di Sassari dove oltre alle scacchiere ideografiche abbiamo collaudato ulteriormente il metodo delle carte scacchistiche e quello delle dispense scolastiche molto apprezzate dai bambini.
Le carte scacchistiche sono articolate in 5 livelli diversi di gioco.
Al termine del laboratorio da segnalare un torneo finale interscolastico con la partecipazione di circa 40 bambini, vinto a punteggio pieno dalla bravissima Maria Cuccu di terza elementare. La stessa è diventata di recente campionessa regionale (categoria Piccoli Alfieri) e disputerà a fine giugno la finale nazionale a Courmayeur.
Dispense a fumetti per gli scolari di Sassari
La cosa più gratificante è stato il parere espresso dagli insegnanti dei bambini che hanno riscontrato un notevole miglioramento in tutte le materie scolastiche dei partecipanti ai laboratori di scacchi!
Interessare e integrare i bambini difficili: con gli scacchi è più facile.
Altra esperienza che mi ha
visto protagonista è quella del terzo circolo didattico “Sacro cuore” di
Sassari, dove abbiamo realizzato due laboratori in altrettanti plessi scolastici
e dove pure si è riscontrata una adesione record, seconda solo ad un
laboratorio sul cinema!
La cosa che ha sorpreso la referente del progetto era la presenza massiccia di
molti bambini “difficili” (tanto da esclamare che ci sarebbe voluto Padre Pio
per sopportarli).
Dopo sole 3 lezioni la stessa referente ha confessato candidamente che voleva
venire anche lei per capire come avevamo fatto a coinvolgere bambini che erano
considerati impossibili! Credo che questo sia il miglior risultato per una legge
che vuole evitare la dispersione scolastica.
Nel plesso invece di Via Baldedda abbiamo messo in moto una vera e propria sinergia col già citato Centro delle autonomie giovanili del Comune di Sassari, invitando le scolaresche in una struttura che si candida ad essere una sorta di “oratorio laico” a favore della città.
Sinergia che si è potuta ricreare anche ad Ittiri, dove si è partiti con un primo laboratorio rivolto a due classi, e si è replicato con altri 4 laboratori (oltre sessanta i bambini coinvolti). Al termine dei laboratori si è tenuto il consueto torneo interscolastico – anche qui con la straordinaria egemonia delle bambine, vincitrici di 3 premi su quattro! – a cui hanno presenziato le autorità politiche del comune di Ittiri: Sindaco ed Assessore alla cultura e allo sport, che hanno dato il loro costruttivo contributo logistico alla nascita di un circolo cittadino di scacchi.
In conclusione posso affermare, sulla scorta dei sinceri complimenti dei referenti scolastici e dei genitori dei bambini, che questa esperienza è veramente una risorsa graditissima e certamente sarà guardata dalle altre Regioni italiane con grande interesse.