Psicomotricità
La scacchiera come 'palestra della mente!'
Un pavimento a scacchiera in un'aula di Osilo (SS)
La psicomotricità su scacchiera gigante è stata sperimentata a livello nazionale in Piemonte (dalla insegnante Paola Russo) e nel Lazio (dal mestro di scacchi oltre che di scuola Alessandro Pompa); la prima ha rivolto la sua attenzione soprattutto nella scuola primaria mentre il secondo lo ha rivolto anche ai bambini di scuole materne!
La sperimentazione che abbiamo fatto a Sassari (e in provincia) ha lo scopo di integrare questo fantastico strumento ludico con il percorso pedagogico che i bambini faranno in una linea di continuità che và dalla scuola dell’infanzia, alla primaria, sino alla scuola seondaria. L’idea è quella di far apprendere ai bambini i rudimenti motori (schemi corporei) utili nella pratica pre-sportiva; i fondamenti psico-logici utili per l’apprendimento pre-scolastico; le basi del gioco degli scacchi che poi scopriranno compiutamente più tardi con un tradizionale laboratorio di scacchi.
Per la costruzione della scacchiera abbiamo pensato a varie alternative: la pavimentazione all'interno della scuola, la pittura con vernice nel cortile e infine l'applicazione di carta adesiva all'interno della scuola. Per le scuole materne invece l'ideale sarebbero quei tappetini (che purtroppo costano uno sproposito) tipo tatami delle palestre. In alternativa ci inventeremo dei materiali antiscivolo o in tessuto, o in materiale plastico o in cartone. In tutti i casi le dimensioni possono variare dai 50 cm di lato a casella al massimo di un metro, a seconda dello spazio a disposizione.
La prima novità riguarda il numero delle caselle della scacchiera che saranno 100 (10x10) piùttosto che 64, perchè in una linea di continuità coi contenuti scolastici, si utilizzeranno i giochi di movimento per dare "silenziosamente" i primi rudimenti logico-matematici che i bambini ritroveranno alle scuole primarie.
I primi giochi di movimento saranno quelli che tutti noi giocavamo per strada solo 20 anni fa: il paradiso (o campana); il trenino; i giochi dell'oca o di movimento coordinato (1, 2 , 3 stella...) ecc. Premetto che per i bambini delle materne non si farà mai menzione al gioco degli scacchi! I giochi proposti sono propedeutici ma i bambini non giocheranno a scacchi: semplicemente saranno essi stessi le figure degli scacchi.
Qualche esempio pratico: l'Alfiere, la Torre, la Donna.
Faccio un esempio: si chiama un bambino e lo si fa mettere a cavallo di due case (esempio d1 ed e1). Si chiede alternativamente al bambino di alzare il piede che è posto su un colore : può essere l'occasione per insegnare la differenza tra destra e sinistra magari facendogli togliere una sola scarpa (cinestetico), oppure per associare il senso del ritmo (battito di mani); quando il bambino è sicuro di sè gli si chiede di restare in equilibrio su un solo piede e poi di saltellare su una casa dello stesso colore; poichè difficilmente egli azzarderà un salto di un'intera casella il suo movimento sarà in diagonale e quindi si muoverà come un Alfiere senza che noi gli abbiamo neppure spiegato cosa sia una diagonale!
Per fargli "agire" il movimento della Torre si può fare come segue: si dispongono dieci bambini su una colonna (poniamo la B); quindi si prende una palla o una ruota e si chiede ai bambini di portarla avanti lungo la colonna A (come variante si può chiedere ai bambini di carponare sino alla fine della scacchiera lungo la colonna A), anche in questo caso apprenderanno senza saperlo il movimento voluto.Per la Donna ho pensato invece a delle corde tenute da altri bambini al di fuori della scacchiera: 4 sulle diagonali e 4 sulle ortogonali;
La scacchiera come mappa del tesoro!
Uno dei commenti più entusiastici delle maestre è stato quello che i miei giochi rivestivano tutti contenuti altamente formativi, rinforzando concetti che i bambini ritrovano in geografia (i percorsi di orientamento), in aritmetica (le corrispondenze biunivoche mano -casella o piede-casella); in geometria e persino in Italiano dato che devono inventarsi delle storie.
Grazie all'utilizzo del metodo ideografico che prevede
l'uso di numerose figure come fuochi, muri, dischi solari, impronte, carote,
ecc., i bambini inventano prima delle semplici frasi e poi intere storie.
Inoltre con il solito instancabile amico e collega Michele Devilla abbiamo
stampato dei quaderni con delle griglie nei quali i bambini fanno dei semplici
esercizi di tratteggio tra le varie figure proposte (pensate ad un viso
stilizzato ed un fuoco: si domanda "dove deve passare il bambino per non
bruciarsi?") ma in realtà fanno esercizi - sempre inconsapevolmente - di
pregrafismi!
Infatti in una griglia è possibile fare qualsiasi lettera e numero e spesso proponiamo loro delle passeggiate sulla scacchiera secondo un disegno a noi familiare...
Inoltre altri classici giochi sono le battaglie navali, il ruba-bandiera e le cacce al tesoro, grazie ai quali i bambini prendono subito confidenza con il sistema delle coordinate, che seguendo il suggerimento di Alessandro Pompa per i più piccoli possono essere proposte con figure al posto delle lettere e con colori (quelli dei regoli matematici come insegna Carmelita Di Mauro!)
Schemi facilmente proponibili in una griglia
Una scacchiera ideografica